Malattia di Parkinson: effetti della stimolazione cerebrale profonda su equilibrio e andatura
La stimolazione cerebrale profonda allevia i principali sintomi di tremore, rigidità e bradicinesia nella malattia di Parkinson. Tuttavia, i suoi effetti sulla instabilità posturale e sulla disabilità nell’andatura sono incerti.
I risultati contraddittori possono essere dovuti a differenze nel sito di stimolazione e alla durata del tempo trascorso dalla stimolazione cerebrale profonda. Per questo motivo è stata condotta la prima meta-regressione di studi a lungo termine sulla stimolazione cerebrale profonda bilaterale del nucleo subtalamico e del globus pallidus interna.
In tutto,11 articoli hanno riportato il punteggio alla scala UPDRS, prima e dopo oltre 3 anni dall’intervento ( media 4.5 anni ).
La meta-analisi a effetti casuali ha rivelato che inizialmente la stimolazione cerebrale profonda ha migliorato l’instabilità posturale e la disabilità nell’andatura, rispetto alla condizione senza trattamento farmacologico, prima dell'intervento chirurgico, ma l’effetto benefico è andato calando nel corso del tempo e l'estrapolazione ha mostrato che i soggetti raggiungevano gli stessi livelli precedenti alla chirurgia dopo 9 anni dall’intervento.
Con il trattamento farmacologico, la stimolazione cerebrale profonda ha migliorato l’instabilità posturale e la disabilità nell’andatura oltre l'effetto dei farmaci assunti prima dell'intervento chirurgico. Tuttavia, per il gruppo con stimolazione del nucleo subtalamico, i benefici sono progressivamente diminuiti e l’esito è peggiorato entro 2 anni rispetto alla funzionalità precedente all’intervento.
Al contrario, i pazienti con stimolazione del globus pallidus interno non hanno mostrato alcun calo significativo a lungo termine dell’instabilità posturale e della disabilità nell’andatura durante trattamento farmacologico.
I miglioramenti nei segni cardinali con la stimolazione cerebrale profonda in entrambi i siti sono stati mantenuti nel corso di 5 anni con e senza trattamento farmacologico.
In conclusione, la stimolazione cerebrale profonda da sola non offre gli stessi miglioramenti sulla instabilità posturale e sulla disabilità nell’andatura come avviene per i sintomi cardinali, indicando che il controllo assiale e distale sono influenzati in modo differente dalla stimolazione cerebrale profonda.
La stimolazione cerebrale profonda del globus pallidus interno in associazione con Levodopa è sembrata preservare l’instabilità posturale e la disabilità nell’andatura meglio della stimolazione cerebrale profonda del nucleo subtalamico, anche se sono necessari ulteriori studi e controlli randomizzati. ( Xagena2010 )
St. George RJ et al, Neurology 2010; 75: 1292-1299
Neuro2010